Quando mi trovo in una qualsiasi città mi viene spontaneo e naturale suggestionarmi di essere anche e contemporaneamente in altre città, indipendentemente dal fatto di esserci o non esserci stata. Cammino e penso: “oddio mi ricorda Buenos Aires!” oppure “che profumo di Istanbul che si sente in questo vicolo...” e via di seguito.
E vi assicuro che non è importante esserci stati in quelle città per averne un ricordo, perché il nostro immaginario può formulare fantasie in termini di colori, atmosfere, odori capaci di catapultarci davvero in quelle città.
In questo ultimo anno di costrizione forzata alla stasi fisica, ho viaggiato tantissimo in tutto il mondo, camminando per la mia città. Ogni città ha tante città invisibili dentro di sé e ognuno di noi può andare e vedere le proprie. Partiremo da una stradina fuori luogo e fuori tempo e andremo dove le suggestioni ci porteranno o riporteranno.
Chi ha detto che per viaggiare si debba fisicamente partire?
All'andata guardate se possibile solo alla vostra destra.
Al ritorno solo alla vostra destra (non è un errore!)
Buone vostre città invisibilmente visibili o visibilmente invisibili.
Ps: alla fine della traccia audio 1 e della traccia audio 8 partiranno due musiche diverse. Mi piacerebbe che le ascoltaste mentre percorrete Via del Chiu (una all’andata e l’altra al ritorno) Appena le sentite quindi (arriveranno automaticamente alla fine dei due rispettivi parlati) iniziate a pedalare o a camminare, guardando sia all’andata che al ritorno alla vostra destra!
City: Emilia-Romagna, Bologna
Language: IT
Content Provider: IDA itinerari d'ascolto